Per 20 anni ha impostato la sua agenda, gli impegni familiari e il suo
tempo libero, in funzione dell’attività del Gonfalone. Per 20 anni lo ha
sorretto in Italia e all’estero, di giorno e di notte, sotto il sole
cocente o con temperature rigide, sotto la pioggia o col vento che lo
trasformava in una “vela” costringendolo a sforzi e acrobazie. Quel
giglio rosso in campo bianco per un periodo così lungo è stato la sua
ragione di vita, con dedizione e con l’orgoglio di rappresentare
Firenze.
Ora Alessandro Masi, alfiere della Famiglia del Gonfalone e dipendente comunale (alla pubblica istruzione), va in pensione. “Mai un’assenza – dicono dall’ufficio cerimoniale, che predispone le “uscite” del Gonfalone – la sua disponibilità era totale. Sia negli appuntamenti programmati che in quelli straordinari o nelle emergenze. Alle nostre chiamate non ha mai risposto ‘Non posso’”.
Ora Alessandro Masi, alfiere della Famiglia del Gonfalone e dipendente comunale (alla pubblica istruzione), va in pensione. “Mai un’assenza – dicono dall’ufficio cerimoniale, che predispone le “uscite” del Gonfalone – la sua disponibilità era totale. Sia negli appuntamenti programmati che in quelli straordinari o nelle emergenze. Alle nostre chiamate non ha mai risposto ‘Non posso’”.
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