domenica 16 ottobre 2011

Il tricolore libico


Nel corso degli ultimi sessant'anni la Libia ha sostituito per 5 volte il proprio vessillo nazionale, segno dei grandi cambiamenti istituzionali che si sono susseguiti. 
L'ultima volta, pochi mesi fa, è sembrato quasi come se fosse la nuova bandiera a guidare la rivolta popolare contro Gheddafi. Una bandiera però che aveva un sapore antico, una sapore tradizionale agli occhi dei libici.
Questa bandiera è stata adottata dalla Libia all'atto dell'indipendenza nel 1951 e il suo uso è continuato fino al rovesciamento della monarchia con il colpo di stato da parte militare nel 1969. Le striscie rappresentano le tre province costituenti della Libia: la Cirenaica (nero), il Fezzan (rosso) e la Tripolitania (verde). Colori, peraltro,  classici della rivolta Araba contro l'Impero Ottomano che tutt'oggi colorano le bandiere di quasi tutti Paesi Arabi.

Interessante segno, quindi, di come un simbolo del passato possa tornare a 'parlare' al presente. Anche se questo avviene in modo del tutto nuovo. Non è stato infatti mai invocato un ritorno della monarchia, di cui quella bandiera era simbolo, quanto piuttosto un ricordo delle gioie dell'indipendenza. Il richiamo ad un periodo in cui le stesse Nazioni Unite dichiaravano che la Libia dovesse essere indipendente. Il ritorno ad un'epoca d'oro ma di memoria ancora fresca, ancora viva in molte generazioni viventi. Un ritrovato simbolo di Stato che possa aiutare ad oltrepassare anni di sofferenze silenti. Con la speranza di poter tornare a respirare una ritrovata libertà. Una nuova indipendenza.

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