lunedì 17 ottobre 2011

Il 'clima' alla Casa Bianca

La macchina del cerimoniale della Casa Bianca, generalmente efficiente ed efficace, pochi giorni fa si è ritrovata nel caos poco prima dell'arrivo del Presidente Sudcoreano per la formale cerimonia di benvenuto. Una pioggia dell'ultim'ora ha costretto ad importanti manovre militari di trasferimento verso l'interno della Casa Bianca, ma poco dopo il cielo è tornato a schiarirsi e i responsabili hanno deciso di ritornare ad allestire il tutto all'aperto.
In pochi minuti si è vissuto il caos. Gli addetti tornavano a stendere il tappeto rosso all'esterno, mentre un uomo della manutenzione passava l'aspiratutto sul tappeto e lucidava gli spazi intorno sotto l'occhio confuso degli invitati, che venivano schivati dai giardinieri alla guida delle loro carriole pronti a riposizionare le piante poco prima rimosse dal palco, il tutto mentre i militari correvano a ripristinare le bandiere al loro posto. Un usciere della Casa Bianca passava un'ampia pezza per asciugare le gocce di pioggia dal podio presidenziale e dalla relativa cartellina che conteneva il discorso di benvenuto del Presidente.
L'impianto audio rimbombò quando un annuciatore militare tuonò al microfono: “Audio check, 1-2-3-4-5″ e l'elegante Capo del Protocollo, l'Ambasciatrice Capricia Marshall, telefono all'orecchio, rientrava trafelata mentre un custode armato di scopa spingeva la stessa porta - ma dall'altra parte - passando davanti ad un Marines in alta uniforme che continuava ad esercitarsi nella tecnica rituale dell'apertura della porta con abile manovra militare.
Finalmente, 16 minuti dopo, le porte si spalancano e il Presidente Obama e la first lady escono, mentre la pioggia comincia a scendere di nuovo!

Fonte ABC

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