mercoledì 2 novembre 2011

Politica e Cerimoniale in Canada

L'ex premier della regione canadese della British Columbia, Gordon Campbell, doveva ricevere l'investitura nell'Ordine della British Columbia quest'autunno, ma all'ultimo momento ha fatto richiesta per avere una cerimonia privata. Opzione utilizzata di rado e generalmente concessa solo a quanti troppo malati per viaggiare.
Campbell quindi non ha partecipato alla Cerimonia d'Investitura dell'Ordine lo scorso 4 ottobre, che lo avrebbe visto sedere fianco a fianco con il suo successore ed avversario politico, l'attuale premier Christy Clark – qualcosa che Campbell ha cercato di evitare sin da quando era terminato il suo mandato ed aveva dovuto passare il testimone a Clark.


Ad ogni modo, non essendosi presentato, rimaneva in dubbio se Campbell fosse o meno diventato membro dell'Ordine e quindi se avesse titolo di utilizzare il postnominale 'OBC'. Negli ordini di merito anglosassoni, infatti, l'appartenenza è segnalata da un acronimo dell'Ordine di riferimento posto dopo il cognome. Detto anche 'postnominale'.

Ma nonostante la sua assenza dalla cerimonia, Campbell non sembrava voler rinunciare a far parte del club. Nel settembre scorso in un'e-mail indirizzata al Cerimoniere in carica per quest'anno dell'Ordine, Campbell ha chiesto: “Quando ritiene sia il momento appropriato affinché io usi il titolo 'OBC'?”
Gli è stato risposto: “Nella British Columbia … è pratica comune che il postnominale si usi dopo che la cerimonia d'investitura abbia avuto luogo. Ad ogni modo, tecnicamente, non c'è nulla di male ad usare immediatamente il titolo.”
Così, l'ex premier è tecnicamente un membro dell'Ordine della British Columbia, ma non è ancora stato investito. È stato, comunque, invitato alla cerimonia che avrà luogo l'anno prossimo.

In un accordo consensuale siglato il 16 agosto scorso, Campbell - che ha trascorso 25 anni rivestendo varie cariche pubbliche - ha avallato la motivazione che doveva essere letta durante la cerimonia. Se solo vi avesse partecipato. 
Il documento elenca i suoi successi come sindaco di Vancouver e in seguito quale premier della regione, e viene descritto quale “leader di ampie vedute”, che ha portato le Olimpiadi Invernali del 2010  e che ha “guidato al più grande ampliamento dell'assistenza sanitaria e dell'educazione pubblica nella British Columbia.”
Una stanza di un hotel di lusso era già stata riservata a suo nome come parte del pacchetto offerto a tutti i destinatari dell'Ordine della British Columbia.
Ma Campbell declinò l'invito affermando: “Ritengo che una cerimonia privata vada più che bene, sempre che sia possibile e che non sia di troppo disturbo.” 
Ma l'attesa per fissare questa cerimonia privata sembra essere ancora lunga.
Ed ecco quindi l'ennesimo caso in cui gli interessi personali si 'mettono di mezzo' impedendo al cerimoniale di svolgere il proprio ruolo 'super partes'. 

Senso intimo dell'investitura in un Ordine di merito è quello di aver guadagnato stima e rispetto con gesti al di là dell'ordinario agli occhi della cittadinanza. 
E senso intimo del ricevere collegialmente questa investitura è che questo titolo non è un 'trofeo personale' - quasi come fosse una testa di cervo da appendere sul caminetto - ma è una pubblica manifestazione di stima nei confronti di tutti quanti si siano meritati questo encomio. Perché, anche fra i membri di un ordine di merito, tutti sono importanti. Ma nessuno lo è più degli altri. Almeno non in una democrazia.


Gaffe cerimoniali in Irlanda

Ecco cosa succede a non avere una guida in materia di cerimoniale. 
Mary Davis, candidata alle presidenziali in Irlanda, ha affermato di non aver partecipato alla Cerimonia ufficiale di Proclamazione del vincitore delle elezioni presso il Castello di Dublino perché non era informata delle implicazioni protocollari.
La Davis, diventata subito bersaglio di critiche per la sua assenza, ha affermato che non aveva realizzato di dover essere presente alla cerimonia.
Ora la Davis si scusa di non essere stata presente e auspica che il Presidente-eletto Michael D. Higgins non si sia offeso.
"Ero sinceramente all'oscuro dei miei doveri protocollari nel dover presenziare," ha affermato la Davis.
"Ho creduto che sabato… fosse il momento di Michael D. Higgins e della sua famiglia, e che gli altri candidati non fossero coinvolti."
 Al contrario, cara Signora. I doveri protocollari nascono proprio perché tutta la 'Famiglia Istituzionale' sia presente e attiva nei momenti più importanti della storia di una Nazione, e affinché tali momenti non diventino appannaggio di un solo colore politico.
Non a caso i momenti di maggior intensità protocollare sono proprio i momenti più alti di vita di un'Istituzione, sia essa locale o nazionale. 
Ma sia la coscienza di questi doveri che i modi in cui va scandita - come è avvenuto in questo caso - non nascono da sé. 
Per questo professionisti del settore preparano, affiancano ed accompagnano gli 'attori istituzionali', affinché ciò che è teorico e astratto (come i ruoli e le cariche istituzionali) diventino visibili agli occhi dei cittadini grazie a codici di comportamento convenzionali e tradizionali. Questo è il sale della vita pubblica di una Nazione. 
Cara Sig.ra Devis, la prossima volta non presuma, si affidi.