mercoledì 2 novembre 2011

Gaffe cerimoniali in Irlanda

Ecco cosa succede a non avere una guida in materia di cerimoniale. 
Mary Davis, candidata alle presidenziali in Irlanda, ha affermato di non aver partecipato alla Cerimonia ufficiale di Proclamazione del vincitore delle elezioni presso il Castello di Dublino perché non era informata delle implicazioni protocollari.
La Davis, diventata subito bersaglio di critiche per la sua assenza, ha affermato che non aveva realizzato di dover essere presente alla cerimonia.
Ora la Davis si scusa di non essere stata presente e auspica che il Presidente-eletto Michael D. Higgins non si sia offeso.
"Ero sinceramente all'oscuro dei miei doveri protocollari nel dover presenziare," ha affermato la Davis.
"Ho creduto che sabato… fosse il momento di Michael D. Higgins e della sua famiglia, e che gli altri candidati non fossero coinvolti."
 Al contrario, cara Signora. I doveri protocollari nascono proprio perché tutta la 'Famiglia Istituzionale' sia presente e attiva nei momenti più importanti della storia di una Nazione, e affinché tali momenti non diventino appannaggio di un solo colore politico.
Non a caso i momenti di maggior intensità protocollare sono proprio i momenti più alti di vita di un'Istituzione, sia essa locale o nazionale. 
Ma sia la coscienza di questi doveri che i modi in cui va scandita - come è avvenuto in questo caso - non nascono da sé. 
Per questo professionisti del settore preparano, affiancano ed accompagnano gli 'attori istituzionali', affinché ciò che è teorico e astratto (come i ruoli e le cariche istituzionali) diventino visibili agli occhi dei cittadini grazie a codici di comportamento convenzionali e tradizionali. Questo è il sale della vita pubblica di una Nazione. 
Cara Sig.ra Devis, la prossima volta non presuma, si affidi.

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