venerdì 4 dicembre 2009

Se gli imbucati di Stato diventano un affare di Stato


La notte brava di Michaele e Tareq Salahi (la coppia che è riuscita a entrare alla Casa Bianca senza alcun invito per partecipare al ricevimento per il Thanksgiving Day) ha sollevato tanti dubbi e interrogativi sugli apparati di sicurezza ma anche sulla credibilità di coloro che gestiscono la “vita pubblica” di Barack Obama. Già, perchè tutta questa storia ha dimostrato in modo netto che la colpa non è soltanto degli agenti dei servizi segreti, ma anche di chi è addetto al cerimoniale della White House.
E poco importa che la coppia Salahi abbiamo lanciato la sua sfida alla ricerca di pubblicità, notorietà, brivido (?). Poco importa che i due siano dei veri presenzialisti di professione (quasi peggio del nostro Gabriele Paolini, quello che compare sempre dietro una telecamera dei Tg) come dimostra una foto pubblicata da Polocontacts.com in cui si vede lei insieme a Obama, in un’altra occasione, forse nel 2005, forse nel 2008. La domanda è: ma come hanno fatto a entrare in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro del mondo?
Dopo che i due hanno raccontato l’avventura su Facebook, dopo aver chiesto cachet di migliaia di dollari per apparire in televisione, dopo aver annullato ogni intervista (dietro consiglio degli avvocati) perchè Mr e Mrs Salahi sono a rischio di incriminazione, l’attenzione dei media americani sui due è scemata per mettere sotto la lente d’ingrandimento le responsabilità degli uomini della sicurezza.
Barack Obama ha già chiesto un’inchiesta approfondita. Stessa mossa è stata fatta dal presidente del Comitato dei Servizi Segreti della camera dei Rappresentanti Ed Towns, il quale ha detto che vuole verificare il lavoro, le pratiche e le modalità adottate dai G-Men per proteggere il Comandante in Capo.
Era stato lo stesso direttore dei Servizi di Sicurezza Mark Sullivan a diramare una “imbarazzatissima” nota di scuse e di spiegazione subito dopo lo scoppio dello scandalo. Nel comunicato, Sullivan diceva che la coppia era stata controllata al metaldetector e a tutti gli altri livelli di screening prima di accedere all’interno delle sale dove si teneva il ricevimento. Mr e Mrs Salahi - ricordava il capo degli agenti addetti alla sicurezza nella sua nota - sono (erano) soltanto due delle centinaia di migliaia di persone che ogni anno, senza alcun problema, visitano la Casa Bianca.

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